E' da considerarsi un motard (motociclista) qualsiasi individuo conducente un mezzo a due ruote, fatta eccezione per preti, sbirri, guidatori di risciò, di maxi scooter (ecluso scooter tipo "Vespa con cambio sul manubrio e Lambrette) e domestiche trainanti sporte a rotelle. |
- I motards indossano sempre un giubbotto sia d'estate che d'inverno.
- I motads hanno grandi narici: questa anomalia si spiega molto facilmente. Se, in piena corsa, viene colto da un improvviso prurito, il motard non ha altra scelat ache infilarsi un dito guantato (di spesso cuoio foderato in Goretex) dentro le narici, che inevitbilmente col tempo finiscono col deformarsi.
- Il motard non è un essere incolto. La sua biblioteca è sempre ben fornita. Riviste specializzate, calendari con donnine seminude, tutti i numeri di PlayBoy a partire dal '53, numerosi manuali di manutenzione del motore.
- Il motard non comunica solo con i propri simili, anzi per natura si trova a suo agio e socializza in ogni ambiente. Non è raro incontrarlo in ospedali, nei commissariati, o di fronte ad una commissione che ne valuti il ritiro della patente.
- La testa del motard deve essere accuratamente protetta. E' questa la ragione per cui non dimentica mai le sue aspirine, quando parte una meta.
- Quando si getta un motard dal sest piano, ha l'abitudine di cadere sempre in piedi. Ecco perchè è consigliabile legargli insieme braccia e gambe, prima di buttarlo giù.
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